Servizi di volontariato a rischio, perché?
Negli ultimi anni, la difficoltà nel reperire volontari in tutti i campi ma nello specifico per il servizio in ambulanza è diventato un tema centrale per molte associazioni di volontariato e per l’intero sistema di emergenza territoriale. Molti sono gli spot sui social per incentivare ed attirare nuovi volontari. Le cause di questa crisi sono molteplici e intrecciano fattori sociali, economici e organizzativi.
Precarietà e flessibilità
Il primo e più evidente motivo è il cambiamento del contesto socio-lavorativo. L’aumento della precarietà e la flessibilità degli orari lavorativi rendono più difficile, spesso gravoso, per molti cittadini dedicare tempo continuativo al volontariato. L’impegno richiesto ad es. per il servizio in ambulanza, notturno e su turni festivi, risulta incompatibile con le moderne esigenze lavorative e familiari. Enti ed associazioni stanno infatti integrando e tamponando questa carenza con operatori stipendiati.
Clima culturale e social
Anche il clima culturale è cambiato: la disponibilità a dedicarsi al volontariato gratuito si scontra con una crescente mentalità orientata alla gratificazione immediata del tempo impiegato. Le associazioni segnalano inoltre un calo del senso di appartenenza comunitario, che in passato costituiva una forte spinta alla partecipazione, oggi a volte si fanno certe cose anche e soprattutto per mostrarsi sui social.
Errori sanitari e responsabilità
Un altro ostacolo importante riguarda l’aumento delle responsabilità e delle competenze richieste ai volontari. Le normative più stringenti in materia di sicurezza, formazione e procedure operative, pur sacrosante, hanno innalzato la soglia d’accesso rendendo più impegnativo il percorso per diventare soccorritore. La complessità delle procedure sanitarie, la necessità di aggiornamenti continui e la pressione emotiva delle emergenze contribuiscono a scoraggiare i nuovi ingressi. Aggiungiamo inoltre anche il fatto dell’aumento delle “denunce per errori sanitari” che hanno contribuito a questo clima di paura.
Timore sanitario e burn-out
Si sommano in fine fattori organizzativi interni alle associazioni, come la difficoltà nel rinnovare la leadership, la gestione dei turni e la mancanza di strategie di fidelizzazione dei volontari più giovani. In molte realtà, la pandemia da COVID-19 ha aggravato la situazione: da un lato ha evidenziato il valore del servizio di emergenza, ma dall’altro ha provocato abbandoni per timore sanitario o per burn-out.
Oggi, invertire questa tendenza richiede un ripensamento profondo del modello di volontariato. Occorre investire nella formazione intesa come opportunità di crescita personale, migliorare l’organizzazione dei turni, rendere più visibile l’impatto sociale del proprio contributo e costruire reti di sostegno tra volontari, istituzioni e comunità locali.
Pensionati sempre più anziani
L’innalzamento dell’età pensionabile ha effettivamente contribuito alla diminuzione della disponibilità di volontari per il servizio in ambulanza negli ultimi anni. L’allungamento della vita lavorativa obbliga molte persone che tradizionalmente avrebbero iniziato un’attività di volontariato in età pensionabile “precoce” a rimanere attive nel mondo del lavoro per più tempo, riducendo così la fascia di popolazione disponibile a dedicarsi al volontariato in modo continuativo e organizzato.
Questa dinamica ha un impatto rilevante soprattutto sulle associazioni che storicamente si sono avvalse del contributo stabile dei “nuovi pensionati”, spesso oggi meno numerosi e meno coinvolgibili rispetto al passato. Questo fenomeno si aggiunge agli altri fattori di crisi già citati, contribuendo al calo generale delle risorse umane disponibili per i servizi di soccorso.
E voi cosa ne pensate? scrivetelo nei commenti…
seguici su: CoES Lazio Facebook – CoES Lazio Twitter – CoES Lazio Youtube
Telegram Coes Lazio – Instagram Coes Lazio
TUTELA PATENTE – TUTELA LEGALE
PERCHÉ È IMPORTANTE AVERLA?
A seguito delle nuove norme della legge 41 (marzo 2016) sono entrati in vigore i reati di Omicidio Stradale e Lesioni personali stradali. Un argomento che oggi può riguardare anche il guidatore più attento poiché, in caso di incidente stradale che provochi 40 giorni di prognosi porta ad un Procedimento Penale d’Ufficio. In questo caso, una tutela legale aiuta a affrontare le spese che bisognerà sostenere obbligatoriamente e potrai farti difendere dal tuo legale di fiducia.