Soccorritori stanchi, emergenza a rischio?

Soccorritori stanchi

Ritmi frenetici e stress costante, le pause sono fondamentali per garantire un servizio di emergenza efficiente, siete d'accordo?

Sostanzialmente, non esiste una regolamentazione europea univoca che stabilisca in modo categorico il diritto a una pausa pranzo, una pausa per il recupero psico-fisico per gli equipaggi delle ambulanze, ovvero c’è una direttiva europea ma più volte disattesa. Le normative variano da paese a paese e spesso dipendono anche da contratti collettivi nazionali, accordi regionali, dalle specifiche disposizioni delle aziende sanitarie e dalle caratteristiche organizzative dei servizi di emergenza.

Direttiva europea e D.Lgs. 66/2003 (orario di lavoro)

La Direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, (ricezione italiana DECRETO LEGISLATIVO 8 aprile 2003, n. 66 Art. 8) concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro (GU L 299 del 18.11.2003) stabilisce in linea generale, nello specifico all’Art. 4 – Pause, che

Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché, quando la giornata lavorativa supera le sei ore, ogni lavoratore abbia diritto a una pausa, le cui modalità, compresa la durata e le condizioni per la sua concessione, sono stabilite da contratti collettivi o da accordi conclusi tra le parti sociali o, in mancanza, dalla legislazione nazionale.”

Nell’Art. 13 – Modello di lavoro sempre nella stessa direttiva si evidenzia che:

Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché il datore di lavoro che intende organizzare il lavoro secondo un certo ritmo tenga conto del principio generale dell’adeguamento del lavoro all’uomo del lavoratore, in particolare per attenuare il lavoro monotono e il lavoro ripetitivo, in funzione del tipo di attività, nonché delle prescrizioni in materia di sicurezza e di salute, in particolare per quanto riguarda le pause durante l’orario di lavoro.

Negli ultimi anni stanno aumentando le cause nei tribunali verso i datori di lavoro, nello specifico del sistema emergenza sanitaria 118, per la pausa pranzo e pausa ” minima di dieci minuti” per il recupero psico fisico oltre le 6 ore di turno. Molte sentenze stanno dando ragione agli operatori con risarcimenti in denaro per pause non godute.

CCNL Sanità 2022

Nel ccnl in questione all’art. 43 comma 4 nel quale si cita l’orario di lavoro, si evidenzia:

4. Qualora la prestazione di lavoro  giornaliera  ecceda  le  sei
ore
, il personale, purche' non in turno, ha diritto a beneficiare di
una pausa di almeno trenta minuti al fine del recupero delle energie
psicofisiche e della eventuale consumazione del pasto
, secondo la
disciplina di cui all'art. 29 del CCNL integrativo del 20 settembre
2001 e all'art. 4 del CCNL del 31 luglio 2009 (Mensa). La durata
della pausa e la sua collocazione temporale, sono definite in funzione della tipologia di orario di lavoro nella quale la pausa e' inserita, nonche' in relazione alla disponibilita' di eventuali servizi di ristoro, alla dislocazione delle sedi dell'azienda o ente nella citta', alla dimensione della stessa citta'. Una diversa e piu' ampia durata della pausa giornaliera, rispetto a quella stabilita in ciascun ufficio/servizio/struttura, puo' essere prevista per il personale che si trovi nelle particolari situazioni di cui al precedente comma lettera g).

Come si possono organizzare pause per gli equipaggi di ambulanze e veicoli assimilati di emergenza?

Andiamo a leggere un sunto sulla loro pagina e di come si è organizzata con le pause una realtà come NHS Ambulance…

Gli operatori sanitari delle ambulanze, che curano i pazienti quotidianamente, lavorano solitamente turni di otto-dodici ore in condizioni spesso difficili e impegnative sia mentalmente che fisicamente. In alcuni casi, i ritardi nel trasporto in ospedale e l'elevata domanda di servizi di ambulanza possono prolungare i turni oltre le dodici ore, rendendo le pause di riposo ancora più cruciali. La legge, attraverso la Working Time Directive, stabilisce chiaramente che il personale delle ambulanze deve avere pause di riposo o per i pasti, generalmente di durata compresa tra 15 e 45 minuti, un principio pienamente supportato dai servizi di ambulanza del SSN e dai rappresentanti del personale.

È fondamentale che gli operatori sanitari delle ambulanze prendano queste pause durante i loro turni per mantenersi in salute, ben nutriti e idratati, garantendo così un servizio sicuro al pubblico. Il personale stanco è più incline a commettere errori, quindi è essenziale che chi si occupa dei pazienti sia sempre in ottima forma, pronto a fornire cure di alta qualità.

È importante ricordare che il personale delle ambulanze lavora molto duramente e, per la natura del loro lavoro, sono persone premurose e dedicate a fornire un’eccellente assistenza ai pazienti. Per questo motivo, nella stragrande maggioranza dei casi, gli equipaggi delle ambulanze NHS interromperanno volontariamente le loro pause per raggiungere rapidamente i pazienti in pericolo di vita, nel caso vengano chiamati dalla loro centrale operativa in caso di bisogno e codici di gravità maggiori.

Volere è potere

Quindi comunque è possibile fruire della pausa di 10/15/20/30/45 minuti anche in un servizio delicato come il servizio di ambulanze di emergenza sanitaria, è solo un problema di volontà e di organizzazione.

” Art. 8 66/2003 evidenzia che …al lavoratore deve essere concessa una pausa, anche sul posto di lavoro, tra l’inizio e la fine di ogni periodo giornaliero di lavoro, di durata non inferiore a dieci minuti e la cui collocazione deve tener conto delle esigenze tecniche del processo lavorativo

la pausa in questione si configura come una sosta “interna” all'orario di lavoro giornaliero eccedente le 6 ore, coerentemente con una nozione di “orario di lavoro” incentrata non sulla effettività e continuità ininterrotta della prestazione lavorativa, ma sulla disponibilità del lavoratore e sulla sua presenza nei luoghi di lavoro (vedi Cass. civ. 20694/2015 e la sopra citata Circolare del Ministero del Lavoro)“.

“Ancorché “interna” al periodo lavorativo giornaliero, la pausa di cui all’art. 8 deve essere effettiva per potere assolvere alle sue molteplici funzioni, costituzionalmente rilevanti, ossia deve concretarsi in una reale interruzione dall’attività lavorativa, in un intervallo di inoperatività a tutti gli effetti, di durata predeterminata e non sacrificabile unilateralmente dal datore in base alle esigenze organizzative contingenti.” (SENTENZA N. 1005/2020 Cassino).

In conclusione possiamo dire che non bisogna guardare solo ai costi ma anche e soprattutto al benessere degli operatori!

Sentenze pausa 10 minuti

TRIBUNALE DI TIVOLI
Sentenza n. 1710/2023 del 01-11-2023

TRIBUNALE DI LATINA
Sentenza n. 344/2024 del 26-03-2024

TRIBUNALE DI CASSINO – Sezione III – sentenza n. 1005 del 18 dicembre 2019

E voi cosa ne pensate, ditelo nei commenti…

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TUTELA PATENTE

PERCHÉ È IMPORTANTE AVERLA?

A seguito delle nuove norme della legge 41 (marzo 2016) sono entrati in vigore i reati di Omicidio Stradale e Lesioni personali stradali. Un argomento che oggi può riguardare anche il guidatore più attento poiché, in caso di incidente stradale che provochi 40 giorni di prognosi porta ad un Procedimento Penale d’Ufficio. In questo caso, una tutela legale aiuta a affrontare le spese che bisognerà sostenere obbligatoriamente e potrai farti difendere dal tuo legale di fiducia.

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