In un’emergenza, la rapidità e l’efficienza del trasporto in ambulanza sono cruciali per salvaguardare le vite umane. Il percorso ideale per un’ambulanza dipende dalla situazione specifica, ma ci sono alcune linee guida generali che possono essere seguite per garantire un trasporto sicuro e tempestivo. Come ad es. le Raccomandazioni n. 11, Gennaio 2010 del Ministero della salute.
In primo luogo, l’ambulanza nel limite del possibile dovrebbe essere sempre efficiente, utilizzare le strade più rettilinee veloci, meno trafficate e prive di ostacoli per raggiungere il luogo dell’emergenza. Ciò può significare utilizzare strade a scorrimento veloce, a seconda delle circostanze. Ovviamente è importante che l’ambulanza utilizzi i sistemi di allarme di emergenza per segnalare la sua presenza e per far spostare il traffico, in modo da poter passare il più rapidamente possibile. E’ fondamentale anche verificare l’idoneità e la formazione del personale addetto alla guida dei mezzi di trasporto sanitario.
Purtroppo tutti noi sappiamo che non sempre fila tutto liscio, soprattutto negli ultimi anni proliferano assetti viari di vario genere come ad es. rotonde, attraversamenti pedonali rialzati, tratti curvilinei non progettati correttamente, all’insegna della sicurezza stradale ma poi una volta progettate e realizzate vengono lasciate la con scarsa manutenzione, creando non pochi problemi ai mezzi di soccorso.
Effetto dei “rallentamenti“ sul ritardo dell’ambulanza
Un rallentamento può essere determinato ad es. da dossi stradali e/o attraversamenti pedonali rialzati che consentono ai comuni veicoli di rallentare la loro velocità, ma fanno anche perdere del tempo “prezioso” ai veicoli di emergenza diretti verso le loro destinazioni. C’è uno studio che riguarda proprio questo argomento, andiamo a vedere di cosa si tratta…
Metodo utilizzato: Vari tipi di ambulanze vengono fatte transitare in modo controllato su dei dossi a velocità diverse in tre strade della provincia di Adıyaman in Turchia. Le ambulanze e i veicoli assimilati vengono rallentati fino a 15 km/h. I tempi di passaggio e quelli persi sono stati calcolati con l’aiuto di un cronometro (Catiga CG-503; Catiga Electronics Company, Hong Kong) e un tachimetro del sistema di posizionamento globale (GPS) (Vjoycar smart speedometer; Vjoy Car Electronics Limited, Cina). Le differenze nei tempi di transito in assenza e presenza di dossi, determinate con la formula dell’equazione della velocità (t=x / V), sono state tempistiche perse o tempistiche di ritardo per ambulanze e veicoli.

Risultati: Nella prima regione, dosso alto 8 cm e 4 metri di lunghezza, il tempo perso per la classica ambulanza con velocità di 70 km/h è stato di 8,41 secondi, di 10,14 secondi per le autoambulanze di soccorso alle vittime multiple e di 9,56 secondi per l’ambulanza bariatrica. Nella seconda regione con gobba a doppia velocità 2 dossi ravvicinati alti circa 11/10 cm e lunghi rispettivamente 3,5 mt/3,1 mt con una distanza tra i due di circa 24,6 mt, il tempo perso per l’ ambulanza con velocità di 60 km/h è stato di 9,94 secondi, di 16,32 secondi per le autoambulanze di soccorso alle vittime multiple e di 14,49 secondi per l’ambulanza bariatrica. Le ambulanze non hanno perso tempo nella terza regione, poiché le ambulanze hanno superato il dosso agevolmente alto 4,5 cm e lungo 40 cm.
- Conclusione: C’è da dire che con patologie di trasporto particolari crediamo che i tempi di “recupero” si dilatino ulteriormente, ma in generale con l’aumentare della velocità delle ambulanze e del numero dei dossi, aumenta anche il tempo perso, inoltre le ambulanze perdono tempo anche a causa dei veicoli che le precedono prima di superare un dosso, per la loro bassa velocità e costrizione all’incolonnamento. Oltre il “tempo perduto”, anche le vibrazioni causate dai dossi possono disturbare le apparecchiature a bordo dei mezzi di soccorso le quali rendono difficile l’erogazione dell’assistenza ai pazienti durante il trasporto. L’aumento del tempo di viaggio dovuto alla necessità di rendere innocui i dossi può essere dannoso per i pazienti in condizioni critiche (es. velocità ridotta per trasporto politrauma). È importante che gli enti stradali e gli urbanisti considerino le esigenze dei servizi di emergenza durante la progettazione e l’installazione di dossi stradali e altre misure di moderazione del traffico sulle strade anche perché ci sono valide alternative per ridurre la velocità senza arrecare fastidiose vibrazioni ai veicoli.
Voi cosa ne pensate?
Telegram Coes Lazio – Instagram Coes Lazio
Link studio: Effetto dei rallentamenti sul ritardo dell’ambulanza
seguici su: CoES Lazio Facebook – CoES Lazio Twitter – CoES Lazio Youtube
TUTELA PATENTE – TUTELA LEGALE
PERCHÉ È IMPORTANTE AVERLA?
A seguito delle nuove norme della legge 41 (marzo 2016) sono entrati in vigore i reati di Omicidio Stradale e Lesioni personali stradali. Un argomento che oggi può riguardare anche il guidatore più attento poiché, in caso di incidente stradale che provochi 40 giorni di prognosi porta ad un Procedimento Penale d’Ufficio. In questo caso, una tutela legale aiuta a affrontare le spese che bisognerà sostenere obbligatoriamente e potrai farti difendere dal tuo legale di fiducia.