Ambulanze e attraversamenti pedonali rialzati, dossi…

Quante volte gli operatori di ambulanze trovano difficoltà nel transitare in zone soggette ad incuria stradale e con dossi di ogni ogni genere?

Per equipaggi e pazienti trasportati, sta diventando ogni giorno sempre più un girone infernale districarsi nei percorsi ad ostacoli cittadini… uno dei fattori di rischio in base alla raccomandazione del Ministero della Salute 11/2010 (che approfondiremo in una delle prossime pubblicazioni) è proprio legato al “tempo di trasporto”, infatti il rischio di sviluppare complicazioni al paziente trasportato diretti verso aree di cura, è direttamente proporzionale al tempo impiegato, e noi aggiungiamo ma anche alle eventuali conseguenze “peggiorative fisiche” dovute alle irregolarità stradali di ogni tipo.

Attraversamento pedonale rialzato ma in realtà è un dosso…

il risultato è che abbiamo nella realtà strade dissestate, variazioni altimetriche, infrastrutture e segnaletica fatiscenti, dossi, attraversamenti pedonali rialzati improponibili, fuori norma e “mimetizzati” distribuiti ovunque ed in ogni comune d’Italia, come se fosse l’unica soluzione per far rallentare i veicoli!!

ma perché succede tutto questo?

si dice… utilizziamo questi sistemi per ridurre la velocità dei veicoli in transito in luoghi definiti “pericolosi” ove sia presente “utenza debole”. Noi ovviamente siamo d’accordo ma…

possibile non ci siano alternative valide a dossi ed attraversamenti pedonali rialzati?

Esaminiamo ora due aspetti importanti…

normativa

conseguenze delle vibrazioni

In merito alla prima questione, tralasciando le condizioni del manto stradale che negli ultimi tempi lascia molto a desiderare, si è avuto modo di osservare che negli ultimi anni sono proliferate le iniziative di ogni singola amministrazione comunale, ispirate indubbiamente dal desiderio di conseguire migliori condizioni di sicurezza stradale (es. le “zone 30”), nel far inserire nel contesto urbano una miriade di dossi rallentatori ed attraversamenti pedonali rialzati in barba a normative ben precise, ma a proposito… cosa dice il codice della strada?

differenziamo innanzitutto i dossi rallentatori dagli attraversamenti pedonali rialzati, in quanto i primi sono regolati dal regolamento di esecuzione Art. 179 Rallentatori di

velocità (Art. 42 Cod. Str.). Gli enti proprietari delle strade hanno l’obbligo di rispettare la normativa che riguardano questi dissuasori di velocità.

inoltre il Ministero ha specificato che…

  • Circolare del Ministero dei Lavori pubblici n. 3698/2001 che, nell’ambito delle “ Linee guida per la redazione dei piani di sicurezza stradale”, ha definito le che, nell’ambito delle “ Linee guida per la redazione dei piani di sicurezza stradale”, ha definito le che, nell’ambito delle “ Linee guida per la redazione dei piani di sicurezza stradale”, ha definito le Aree stradali rialzate o attraversamenti pedonali rialzati, “speed tables”: rialzo del piano viabile con rampe di raccordo (con pendenza, in genere, del 10%) in corrispondenza di aree da proteggere da elevate velocità o di attraversamenti pedonali.

La lunghezza interessata dal rialzo supera in genere quella dei normali veicoli (10-12 m), in caso contrario vengono classificati come dossi.

Altra circolare…

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Ministero dei lavori pubblici Nota 1-7-2001 n. 2867 Attraversamenti pedonali rialzati. Emanata dal Ministero dei lavori pubblici, Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale.


Attraversamenti pedonali rialzati.

Con riferimento alla nota a margine si comunica che gli attraversamenti pedonali rialzati non possono essere classificati come dossi di rallentamento della velocità ai sensi dell’articolo 179 del regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice della strada (D.P.R. n. 495 del 1992), perché la loro geometria è diversa da quanto previsto dalla norma richiamata e non possono essere segnalati come rallentatori di velocità.
Le stesse opere si configurano quale modifica al profilo longitudinale di una strada e per esse non occorrono particolari autorizzazioni di questo Ufficio quanto piuttosto motivazioni tecniche di opportunità o necessità che lo stesso Ente può e deve valutare.
Tali opere possono essere eseguite dall’Ente proprietario della strada, utilizzando esclusivamente materiali previsti dalla vigente normativa, e

Con riferimento alla nota a margine si comunica che gli attraversamenti pedonali rialzati non possono essere classificati come dossi di rallentamento della velocità ai sensi dell’articolo 179 del regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice della strada (D.P.R. n. 495 del 1992), perché la loro geometria è diversa da quanto previsto dalla norma richiamata e non possono essere segnalati come rallentatori di velocità.
Le stesse opere si configurano quale modifica al profilo longitudinale di una strada e per esse non occorrono particolari autorizzazioni di questo Ufficio quanto piuttosto motivazioni tecniche di opportunità o necessità che lo stesso Ente può e deve valutare.
Tali opere possono essere eseguite dall’Ente proprietario della strada, utilizzando esclusivamente materiali previsti dalla vigente normativa, e garantendo comunque la percorribilità della strada, assumendosi la responsabilità di eventuali inconvenienti o danneggiamenti di veicoli che abbiano a verificarsi per effetto di tali modifiche.

Il Dirigente tecnico
Ing. Francesco Mazziotta
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Attenzione: transitano ambulanze? È assolutamente vietato l’impiego dei dossi artificiali sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento. Il motivo è ovvio: un’ambulanza che trasporta un ferito “dovrebbe” transitare su strade perfettamente lineari e asfaltate. Se incontra dossi artificiali o attraversamenti pedonali rialzati (spesso non a norma), aggiungiamo noi…, non ci troviamo in un paese civile.

Attenzione… gli attraversamenti pedonali invece possono essere “installati” anche dove transitano ambulanze e mezzi di soccorso, ma devono comunque rispettare le misure imposte dalla normativa vigente.

Ecco il “trucco”: alcuni Comuni piazzano ibridi fra dossi e attraversamenti, così da essere in regola.

Quelli di PoliziaMunicipale.it ad es. affermano che… “Molti Comuni pensano di travestire un dosso in attraversamento pedonale rialzato e di sfuggire alla normativa stringente in materia di installazione dossi. Sulle nostre strade ce ne sono talmente tanti realizzati così che tutti siamo portati ad associarli a un attraversamento rialzato e ritenere che possa trovarsi liberamente ovunque. Così non è”.

Conseguenze?

RANDAZZO: DOSSO PERICOLOSO SULLA SS 120 IL SINDACO SGROI: «VA ELIMINATO NON BASTA LA NUOVA SEGNALETICA»

Tecnicamente i dossi o attraversamenti pedonali rialzati obbligano a rallentare, gli automobilisti in genere, ma soprattutto i veicoli di soccorso in emergenza. Molto spesso vengono posizionati su alcune strade a “ripetizione” quindi potete ben immaginare quante volte i soccorritori sono costretti a rallentare fino a fermarsi, ricevere delle forti vibrazioni e poi ripartire per raggiungere di nuovo una velocità adeguata. Generalmente per ogni “dosso” si perdono circa dai 30/40 secondi (decelerazione e accelerazione per riconquistare la velocità di crociera) e si ricevono inoltre vibrazioni dannose, oltre che per il veicolo e le attrezzature interne, anche e soprattutto per i pazienti e per gli equipaggi. Gli ammortizzatori trasferiscono energia, sussulti e vibrazioni improvvise all’interno del veicolo 118 e studi ISPESL riferiscono che sono molto dannose soprattutto per i pazienti trasportati ed in critiche condizioni. La strumentazione di bordo assai delicata è costretta a ricevere sollecitazioni molto pericolose per garantire il normale funzionamento, senza contare il rischio di guasto. La Barella con il paziente sopra, ad ogni dosso e ad ogni attraversamento pedonale rialzato, sussulta e riceve degli scossoni non indifferenti. Ci sono anche dei video esplicativi su questi argomenti on line:

http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/video/i-nostri-video/vicenza-dossi-e-ambulanze-colorfoto-1.6647310

Studio ISPESL effettuato oltre 10 anni fa in ambito urbano dove non erano ancora diffusi, come oggi, i dossi rallentatori ed attraversamenti pedonali rialzati.

ISPESL: i livelli di esposizione a vibrazioni meccaniche per i soggetti trasportati – “in assenza di una normativa specifica” – si osserva come i dati di esposizione “indicano invece livelli elevati; nel caso del percorso urbano con sirena addirittura si superano 1,5 m/s2, il valore limite per periodi brevi previsto per i lavoratori dal D.Lgs. 81/2008. Ciò è dovuto da una parte al fondo stradale del centro storico (tipicamente in pavé) percorso a velocità sostenuta, dall’altra all’assenza di dispositivi smorzanti e/o isolanti sulla barella poggiata rigidamente sul pianale delle ambulanze”.

Esistono solo i “dossi”? assolutamente no!

Soluzioni

CUSCINI BERLINESI ma cosa sono?

Doppio cuscino berlinese

Particolare tipo di dossi, generalmente quadrata, sperimentato per la prima volta a Berlino e successivamente utilizzato negli altri paesi nord-europei. La forma di “cuscino”, che non interessa l’intera larghezza della corsia, può essere posizionato da solo o a coppie, a seconda della sezione stradale. Opportunamente dimensionati, sono in grado di agire solo su determinate categorie di traffico, ad esempio sono inevitabili dalle automobili, che al limite possono salirvici solo con due ruote, mentre

Cuscini Berlinesi differenziati

Cuscini sono evitabili dai motocicli e dalle biciclette, per i quali potrebbero essere oltre che fastidiosi anche pericolosi, e dai mezzi a scartamento maggiorato, come veicoli commerciali ed alcuni veicoli di emergenza e, soprattutto, autobus, riducendo in questi ultimi il disagio agli occupanti. Tali dispositivi non sono attualmente consentiti dal Nuovo Codice della Strada, in quanto non occupano l’intera larghezza della carreggiata, come previsto dal Nuovo Codice della strada e dal relativo regolamento di attuazione, anche se il loro impiego è stato concesso in alcuni casi in deroga alla legge come ad es. al Comune di Torino.

SERPENTINE “chicane” Zone 30

Le chicane sono realizzate per indurre i veicoli a ridurre la velocità su tratti di strada che, data la loro lunghezza e rettilineità, possono consentire accelerazioni eccessive. Il rallentamento viene determinato sia dalla manovra di correzione di traiettoria imposta al veicolo, sia dalla sensazione di “strada chiusa” che la chicane dà agli automobilisti quando viene vista da lontano. La configurazione geometrica della chicane deve essere tale da massimizzare il rallentamento dei veicoli, senza però impedire il transito dei mezzi di emergenza e di servizio.

RIFERIMENTI NORMATIVI L’unico riferimento normativo alle chicane in ambito italiano è contenuto nelle Linee guida per la redazione dei piani della sicurezza stradale urbana, le quali parlano di “deviazioni trasversali”, definite come «deviazioni dell’asse stradale, senza riduzione di larghezza e numero delle corsie, ottenute anche mediante l’introduzione di aiuole e isole spartitraffico». Le linee guida sottolineano che, nel caso delle chicane, «il contesto d’inserimento è molto importante e tutte le normative insistono sulla necessità di abbinare a tale dispositivo anche altri accorgimenti (differenziazione dei materiali di pavimentazione, piantumazione, ecc.). È preferibile che il traffico ciclistico si svolga esternamente alla deviazione»

Per maggiori approfondimenti: http://www.trafficlab.eu/normativa/doc_download/361-le-chicane.html

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Studio Ispesl: https://docplayer.it/41506788-Studio-pilota-dell-esposizione-a-rumore-e-vibrazioni-degli-addetti-dei-mezzi-di-soccorso-del-118-e-dei-trasportati.html

Puntosicuro: https://www.puntosicuro.it/incendio-emergenza-primo-soccorso-C-79/valutazione-del-rischio-incendio-C-88/esposizione-a-rumore-vibrazioni-degli-addetti-dei-mezzi-di-soccorso-AR-11269/

Dossi stradali: https://www.youtube.com/watch?v=XNAnIGhUabU

www.coeslazio.it

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