Aggressione in Pronto Soccorso ai Castelli Romani (Novembre 2025)
Un grave episodio di violenza è avvenuto ai danni del personale ARES 118 presso il pronto soccorso dei Castelli Romani, dove un paziente particolarmente agitato ha aggredito brutalmente gli operatori in servizio, di cui cinque sono rimasti feriti: tra questi, l’autista dell’ambulanza ha riportato fratture alle costole con 30gg di prognosi, altri operatori di supporto, infermieri e medici danni e contusioni significative con prognosi dai 20gg ai 7gg.
La situazione ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per ristabilire la sicurezza dell’area e consentire la prosecuzione delle attività di emergenza. Il fatto mette in evidenza il crescente fenomeno delle aggressioni verso gli operatori dell’emergenza sanitaria e la necessità di maggiore tutela, formazione specifica e strumenti di prevenzione.
Aggressioni al personale delle ambulanze in Italia, breve sintesi operativa…




Dati e trend essenziali
- Nel 2024 sono stati segnalati 25.940 episodi di aggressione al personale sanitario in Italia (denunce ufficiali raccolte dall’indagine Amsi-Umem-Uniti per Unire). Questo dato rappresenta un incremento rilevante rispetto agli anni precedenti. Quotidiano Sanità
- Organizzazioni e sindacati rilevano un’ulteriore crescita nel 2025: nei primi tre mesi del 2025 gli episodi sono aumentati di circa +37% rispetto al 2024. Voce della sanità
- Report specifici della Croce Rossa Italiana indicano che, tra i casi segnalati, il 67% delle aggressioni avviene durante il trasporto in ambulanza; circa il 47% degli aggressori è l’utente stesso; nel 46% dei casi si tratta di violenza fisica. Croce Rossa Italiana
- A livello territoriale i dati mostrano forti differenze regionali; nel Lazio, ad esempio, si è registrato un aumento significativo degli episodi nel 2024 e nel 2025 fino al +56%. Cgil Roma e Lazio
Cause ricorrenti (analisi)
Dall’analisi dei report e delle indagini emergono cause multiple e spesso concatenate:
- Sovraccarico del sistema sanitario / tempi di attesa — lunghe attese e difficoltà di accesso ai servizi del territorio generano frustrazione che può degenerare in aggressione. Quotidiano Sanità
- Stress lavorativo — equipaggi sotto organico e scarsità di supporto aumentano vulnerabilità e esposizione al rischio. Quotidiano Sanità+1
- Fattori individuali dell’aggressore — stato di alterazione (intossicazione da alcol o stupefacenti), disturbi psichici, agitazione acuta, oppure aggressività di familiari/caregiver. Croce Rossa Italiana
- Carenti misure di sicurezza e prevenzione nei mezzi e nei PS — assenza di dispositivi di allarme, videosorveglianza, percorsi separati, protocolli di scorta/polizia. FP Cgil funzione pubblica
- Impunibilità percepita e sottodenuncia — alto tasso di non denuncia (molti operatori non denunciano per paura o rassegnazione), riducendo la deterrenza. Quotidiano Sanità
Conseguenze immediate e sistemiche
- Danno fisico e psicologico agli operatori (infortuni, PTSD, abbandono della professione). Croce Rossa Italiana
- Riduzione della qualità del servizio (equipaggi demotivati, ritardi operativi). Quotidiano Sanità
- Aumento dei costi assicurativi, sanitari e legali per strutture ed enti.
Interventi organizzativi (ASL, enti, associazioni)
- Piani locali di sicurezza condivisi con Prefettura e Forze dell’Ordine (protocolli di intervento, scorta per casi a rischio). la Repubblica
- Registro centralizzato e obbligo di registrazione degli eventi (per avere dati affidabili e politiche basate su evidenza). Quotidiano Sanità
- Campagne informative per l’utenza (rispetto e tutela degli operatori; messaggi sulla non-accettabilità della violenza). FP Cgil funzione pubblica
- Supporto psicologico post-evento per gli operatori vittime (debriefing, counseling, percorsi di recupero).
- Creare corpi speciali specifici per alcune tipologie d’intervento (es. pazienti psichiatrici, abuso d’alcol e droghe)
Interventi normativi e giuridici (livello regionale/nazionale)
- Inasprimento sanzioni e codici specifici per aggressioni a operatori sanitari (assicurare certezza della pena e rapidità procedurale). Quotidiano Sanità
- Finanziamento di tecnologia e infrastrutture (telecamere, radio portatili, pulsanti SOS, modalità di allerta rapida).
- Protocollo nazionale condiviso su gestione aggressioni in ambulanza (best practice, formazione obbligatoria).
- Riconoscimento indennità specifiche per gli operatori (TUTTI) del 118 nei CCNL es. rischio strada, rischio e disagio.
Checklist operativa rapida per equipaggi ambulanza (da inserire come box pratico)
- Valutazione contesto prima di avvicinarsi (presenza di persone aggressive, ambiente chiuso, alcol/stupefacenti).
- Comunicazione alla centrale: dettaglio situazione, richiesta possibile scorta.
- Dispositivo SOS attivato / telecamere in registrazione.
- Limitare il numero di operatori esposti; mantenere vie di fuga e porte aperte se possibile.
- Registrare l’episodio (note su orari, testimoni, dinamica) e procedere alla denuncia.
- Attivare supporto psicologico post-evento.

Noi diciamo BASTA a queste continue aggressioni al personale del 118, e chiediamo un riconoscimento immediato per il rischio che corrono ad ogni turno gli operatori, voi cosa ne pensate?
scrivetelo nei commenti!
Co.E.S Lazio Emergenza Sanitaria
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