Il Covid-19 è il protagonista di questi periodi... sta cambiando le nostre abitudini anche nella tecnica di guida... ma non perdiamo d’occhio il nostro obiettivo soprattutto in questo momento difficile per tutti. Nella prossima nota ci addentreremo nei dettagli di guida in condizioni “non convenzionali” ad es. in caso di trasporto “covid-19”, ora torniamo a noi...
Cos’è l’abilità nella guida
L’abilità di guidare un veicolo in emergenza si acquisisce con la formazione teorica e pratica, lo studio di particolari fondamenti tecnici e l’esperienza nella guida di tutti i giorni. Non conoscere il mezzo meccanico e la sua tecnica di movimento pregiudica la corretta conduzione dello stesso.
Questo veicolo mi dà sicurezza… quante volte lo abbiamo sentito dire? adeguare la conduzione alle caratteristiche dinamiche del veicolo è molto difficile da mettere in pratica e saperlo fare abilmente non è per molti!
inoltre… per evitare incidenti si DEVE prestare attenzione a quello che si fa, purtroppo non basta dire… “lo sò fare”. La distrazione associata alla velocità, produce degli effetti imprevedibili e devastanti.
Vi ricordate il concetto di “Prudenza e Diligenza”? ebbene… il meccanismo del “prestare attenzione” prevede che si dedichino i propri organi di senso ed i propri pensieri a quello che si sta facendo: guidare.
Ultima riflessione… la legge non ammette ignoranza, facciamo tesoro della normativa di riferimento che più ci interessa e non ci troveremo mai nei guai, se la rispettiamo!
buona lettura…
Corte dei Conti n- 148/2002
Omissis…
questa Corte, ha più volte;
sottolineato che si può parlare di colpa grave solo quando li comportamento del conducente si caratterizzi per un accentuato grado di disinteresse, insensibilità e noncuranza delle regole di prudenza, poste a garanzia della sicurezza della circolazione ed a tutela del generale principio del neminem laedere.
A tale generale concetto vanno riferiti quindi i singoli elementi della fattispecie, quale in particolare l’apprezzamento delle condizioni di guida e della velocità. Segnatamente, per tale ultimo aspetto, al fine di stabilire se la velocità può considerarsi eccessiva, deve aversi riguardo le condizioni dei luoghi, della strada e del traffico che vi si svolge. quindi, l’esame può essere condotto anche solo sulle circostanze del fatto e sugli effetti provocati dall’urto, senza necessità di un preciso accertamento dell’oggettiva velocità tenuta dal veicolo.

Ciò che in sostanza si vuol dire è che Ciò che in sostanza si vuol dire è che Ciò che in sostanza si vuol dire è che la giurisprudenza ha chiarito che per velocità eccessiva non si deve intendere quella superiore ad un determinato limite chilometrico, ma una andatura che, per caratteristiche di tempo e di luogo, sia superiore a quella imposta dagli ordinari canoni di prudenza e cautela nella conduzione di un autoveicolo, onde evitare di causare danni a persone o cose.
Ciò può portare a ritenere eccessiva anche quella velocità, normalmente consentita dai limiti prescritti, ma inidonea, ai fini della sicurezza, allo stato dei luoghi.
Omissis…
Corte dei Conti n. 106/2019
omissis…
tenuto conto della meccanica dell’incidente (sommariamente ricordata in narrativa) e delle testimonianze a seguito dell’accertamento della Polizia Municipale, che il veicolo della polizia procedesse a velocità troppo elevata, pur se non quantificabile con precisione: ciò in relazione al fatto che tale veicolo impegnava un incrocio, che il fondo stradale era bagnato per recente pioggia, e infine che la vettura della Polizia , e infine che la vettura della Polizia non era impegnata in un intervento che giustificasse il procedere ad alta velocità
, e comunque non aveva in funzione segnali acustici.
La responsabilità del conducente (50%), oggi convenuto, appare dunque evidente. Omissis…
Siegfried Stohr (ex pilota di Formula 1) ci suggerisce nel suo splendido libro “Guido ergo sum” (confesso che ho guidato) in alcune delle moltissime citazioni che…
La giurisprudenza romana ha creato leggi e codici per tutto il mondo.
Famosi i suoi motti in latino.
- “Neminem laedere” (non nuocere a nessuno) validissimo sulla strada e nel traffico, sarebbe un ottimo principio ispiratore del Codice;
- “In claris non fit interpretatio” ci suggerisce che se la norma è chiara inutile contestare con interpretazioni;
- “Quae publice est nulli fit ignorare” vale per chi crede di poter ignorare i limiti a chi glieli contesta con un candido “non ho visto il cartello”;
- “Omnia munda mundis”, tutto è puro per i puri ma fare la faccia d’angelo fingendo di ignorare che si stava andando a manetta non serve;
Prestare ATTENZIONE a quello che si fa.
La prima causa di incidenti è infatti la distrazione che, quando poi è associata alla velocità, produce effetti imprevedibili e disastrosi. Il meccanismo dell’attenzione è semplice e prevede che si dedichino i propri organi di senso e i propri pensieri a quello che si sta facendo: guidare.
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