L’estate in Italia porta con sé temperature torride, che spesso superano i 35-40 gradi Celsius, a volte anche più. Mentre molti cercano rifugio in ambienti climatizzati, c’è una categoria di lavoratori che non può permetterselo: gli operatori delle ambulanze del 118. Per loro, l’estate non è solo caldo, ma una sfida quotidiana fatta di continui sbalzi termici, un fattore di rischio spesso sottovalutato che mette a dura prova la loro salute e la loro capacità di operare efficacemente.
Immaginate la scena:
l’ambulanza che si dirige sul target con l’aria condizionata in funzione per mantenere i farmaci e l’abitacolo a temperatura controllata per dare un minimo di sollievo all’equipaggio e soprattutto al paziente, ma poi si giunge sul posto, il portellone si apre e gli operatori si catapultano dall’ambiente fresco del veicolo all’inferno del calore esterno, con la divisa e i dispositivi di protezione individuale. Pochi minuti dopo, con il paziente stabilizzato e caricato a bordo, si rientra nell’abitacolo caldo ma poi successivamente verrà refrigerato, per poi uscire di nuovo all’arrivo in ospedale e subire le alte temperature esterne.
Questo shock termico continuo è ben più di un semplice fastidio. Il corpo umano fatica ad adattarsi a differenze di temperatura che possono superare i 15-20 gradi in pochi istanti. Le conseguenze possono essere serie:
- Stress fisico e affaticamento: Il sistema di termoregolazione del corpo è costantemente sotto sforzo, portando a stanchezza cronica, spossatezza e cali di energia che compromettono la lucidità mentale.
- Problemi cardiovascolari: Le repentine vasocostrizioni e vasodilatazioni possono influire sulla pressione sanguigna e sul ritmo cardiaco, aumentando il rischio per chi ha predisposizioni.
- Malattie da raffreddamento: Paradossalmente, il continuo passare dal caldo al freddo può indebolire le difese immunitarie, rendendo gli operatori più vulnerabili a raffreddori, mal di gola e disturbi respiratori.
- Difficoltà di concentrazione: Il disagio fisico si traduce in una ridotta capacità di concentrazione e tempi di reazione più lenti, fattori critici in un lavoro dove ogni secondo conta.
- Disidratazione: Nonostante l’aria condizionata in ambulanza, la sudorazione intensa durante gli interventi all’esterno porta a una rapida perdita di liquidi e sali minerali.
Gli operatori del 118, uomini e donne che ogni giorno si dedicano a salvare vite, lo fanno in condizioni estreme che spesso non sono pienamente comprese da chi di dovere. Proteggere e prevenire danni alla loro salute e garantire che possano operare al meglio delle loro capacità non è solo un dovere etico, ma una necessità per l’efficienza del servizio di emergenza.
E voi cosa ne pensate? scrivetelo nei commenti…
INAIL
conoscere il rischio – stress termico
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PERCHÉ È IMPORTANTE AVERLA?
A seguito delle nuove norme della legge 41 (marzo 2016) sono entrati in vigore i reati di Omicidio Stradale e Lesioni personali stradali. Un argomento che oggi può riguardare anche il guidatore più attento poiché, in caso di incidente stradale che provochi 40 giorni di prognosi porta ad un Procedimento Penale d’Ufficio. In questo caso, una tutela legale aiuta a affrontare le spese che bisognerà sostenere obbligatoriamente e potrai farti difendere dal tuo legale di fiducia.